lunedì, ottobre 17, 2005


Qualche notte fa sono stata preda di una di quelle strane reazioni chimico - neuronali (per dirla alla Stefano Benni)....si, sono stata la protagonista di uno di quei fantasiosi copioni che un instancabile drammaturgo nascosto nel mio ipotalamo produce e a cui diamo il nome di SOGNI...
Ho sempre dato poca importanza ai miei sogni e a volte ho pensato addirittura di non sognare.
Ma da un po' di tempo credo che i sogni non vadano ignorati...significherebbe ignorare una parte di me stessa....
Credo che il sogno sia una sorta di "vocina" della nostra psiche: dai sogni ci giungono messaggi irrecuperabili, messaggi che indicano soluzioni, alternative che nella vita di tutti i giorni non riusciamo a cogliere o non vogliamo....

" .... ho sognato di alzarmi in piena notte dal mio letto, di sbadigliare a lungo e di stirarmi le braccia come chi si sveglia da un lungo sonno..tra braccia che finalmente si distendono, occhi che lentamente si aprono, ho sognato di sorridere e poi ridere....Subito dopo una gran fame: nel mio sogno vado in cucina e mangio pane e marmellata...."

Aldilà della bellissima sensazione che il sogno mi ha lasciato al risveglio, forse forse è un invito, ora che sono libera da tensioni, sveglia da un torpore che mi ha addormentato per tanto tempo, a sorridere di nuovo alla vita, un ivito ad avere di nuovo fame di dolcezze, di tenerezze senza più paure.......

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

no, non mi hai lasciato intendere che sono un fenomeno da baraccone, stavo solo scherzando...dio, puoi anche pensare che io sia un personaggio ridicolo...per me fa lo stesso...c'è da distinguere la vita dalla attività razionale...le due cose sono connesse ovviamente, ma la realtà io credo sia molto più complessa di quello che noi percepiamo, di qui tanti conflitti, tanti fenomeni paranormali, tante isterie...
continuo a chiederti: qual'è la tua curiosità più grande?

21:45  
Anonymous Anonimo said...

scoprire chi sono...sono ciò che leggi, forse molto più di questo, forse molto meno...forse sono un cumulo di parole, solo questo...a volte me lo chiedo anche io...un riflesso interrotto, o forse una banalità...è strano, ma mai come in questo momento la domanda "chi sono?" mi sembra così difficile...fenomeno interessante...in qualsiasi modo, è indifferente sapere chi io sia, perchè già domani non esisterò.
Sicuramente sono molto meno di quello che ti puoi immaginare.

16:01  

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