domenica, settembre 25, 2005


Se si riuscisse a concepire nella testa una qualsiasi definizione di normalità in nessun modo io rientrerei in questa definizione.
Ma, questo prima era il mio cruccio, ora è la mia bellezza........

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

In risposta al tuo commento...è una mera illusione il fatto di poter uscire dalle parole...pensaci, adesso, porpio adesso che formuli un pesiero, lo fai in aprole, le parole sono la fibra più intima del nostro essere,da cui non possiamo uscire, il confine e lo spazio del nostro mondo...Wittgenstein aveva ragione, anche se in buona parte...le parole sono il pesneiro, anche se fallaci, anche se limitate...ma noi ci muoviamo in esse come esse si muovono in noi...possono essere vere o false, tutto dipende dal movimento che si vuole dare a esse...e loro si prestano a tutto come fossero pittua o musica, o scultura...sono materia concreta del nostro esistere...non hanno più o meno peso, esse semplicemente SONO...e tutto può assumere il ruolo di un gioco si un contesto, ma continueranno sempre ad essere, fino a che ci sia un altro interlocutore dall'altra parte...

18:03  

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