Tra due anime amiche può crearsi un dialogo infinito, un dialogo che continua anche quando non ci si vede, non ci si incontra....
Ma poi ecco l'incontro con la persona amica: si cancella il silenzio, si cancella l'assenza.
Si riaccende un dialogo solo apparentemente perduto, ma mai in realtà interrotto.
Il tempo interiore non si è mai fermato, aldilà del tempo dell'orologio che continua a scorrere.
Il linguaggio del silenzio diventa improvvisamente il linguaggio della parola, il linguaggio del cuore, il linguaggio dei volti che si riconoscono negli sguardi, negli occhi....
2 Comments:
Bello questo post sul dialogo, mi ha chiamato molto l'attenzione...sarà per interessi professionali, sarà per vocazione personale...la comunicazione, la verbalità, il linguaggio...l'incomprensione di cui parlavi tu...è tutto parte di uno stesso gioco. Ho esperienza in questo. In realtà i miei interessi si muovono attraverso le vie del mio mondo personale: cerco nel lavoro di riflettere su alcune (molte) cose che mi sono successe nella vita...ma c'è sempre un punto di incomprensione...ho appena finito una conversazione telefonica con una di quelle persone che continuano a seguirti nell'anima, anche nella distanza. In questo momento ti posso capire. E' da tempo che non ci vediamo, ma abbiamo vissuto insieme un tale numero di anni da avere la certezza della presenza continua.e poi ci sono dialoghi mai finiti, mai interrotti, quelli delle anime che camminano l'una al fianco dell'altra...e quello è un altro capitolo...
Perchè senti questa incomprensione? chi è che non ti capisce? gli altri o tu a te stessa?
PS. Accetto il tuo "timido complimento", però per quanta letteratura abbia letto, non sono, sfortunatamente, un scrittore...inoltre...sati nuovamente ando per scontato che sia un uomo...perchè?
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