sabato, novembre 19, 2005


Cielo terso, giornata fredda: l'ideale per una corsa in solitario nella mia campagna.
E' da poco mattino e corro sfidando il vento, quel vento gelido che ti taglia il viso, ma che è frizzante come champagne...
E come inebriata, corro, libera dai pensieri, quei pensieri erranti che addensano la mia mente.
La corsa è ormai da tempo parte di me, del mio essere Silvia.
Non è un gesto atletico o un brucia calorie per migliorare l'aspetto fisico, no, è molto di più...
E' un'emozione, è una riscoperta interiore, un sentire travolgente energia nelle vene, è una sfida con me stessa.....
Io e la corsa siamo amiche di vecchia data.
Sospetto di averle confidato tanti dei miei segreti. Non dà consigli, non offre comprensione.
Ascolta e basta e ti aiuta a ricordare che nella vita non c'è niente di poi così sconvolgente.
E' in fondo un ottimo antitodo al melodramma

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sí, certo, é una sensazione che anche io mi porto dietro, una storia passata, tempo fa...ma é normale che sia cosí...le cicatrici sono ferite che smettono di sanguinare, peró rimangono impresse nella memoria del corpo...in questo caso del cuore...é come ogni volta dovessi ricominciare da zero, ripartire d'accapo...ormai non ci faccio piú molto caso...sono cose che mi danno paura, pero...non posso rinunciare ad amare con la stessa intensitá...ci ho addirittura provato...ma non é stato molto bello...non c'é una ricetta...l'importante é che, credo, uno viva profondamente e con responsabilitá quello che sente, avendo rispetto di se stessi, non annullandosi nell'altro, né affogandosi nel sentimento fine a se stesso. tutto inizia e finisce, e ció che ti rimane é, alla fine, quello che hai conquistato di te.

22:17  
Anonymous Anonimo said...

antitodo?????
non era anti-Doto???
Ormai le tue parole sono semplicemente, anti-todo...

00:47  

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